Palazzolo Acreide

Akrai, sulla collina dei monti Iblei che separa la valle dell’Anapo da quella del Tellaro, fu fondata dai Siracusani nel 664 a.c., ma il suo territorio era già abitato dai Siculi in tempi precedenti. Dopo i Greci e i Romani, la bella Akrai fu completamente distrutta dagli Arabi che tentavano di conquistare la zona. Nei pressi dell’antica Akrai sorse il nuovo borgo medievale, in una posizione strategica – uno sperone di roccia che la rendeva pressochè inattaccabile.

Come tanti altri importanti centri della Val di Noto, anche Palazzolo Acreide fu distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nel Settecento all’insegna di quel mirabile stile barocco siciliano che ancora la caratterizza e ne ha permesso l’inclusione da parte dell’UNESCO nel gruppo delle città barocche della Val di Noto. In particolare, le chiese di San Paolo e San Sebastiano sono  patrimonio dell’umanità.

Al giorno d’oggi si trova in provincia di Siracusa: una cittadina che si sviluppa tra vicoli di sapore medioevale, chiese e palazzi dove il barocco siciliano si fonde con l’800 borbonico e il più recente liberty. Il centro di Palazzolo Acreide è indubbiamente Piazza del Popolo, riassestata nel secolo scorso con operazioni mirate ad eliminare il dislivello che la caratterizzava. Oggi vi si affacciano begli edifici signorili, il Palazzo Municipale e la bellissima Chiesa di San Sebastiano. A tale chiesa settecentesca fu annessa, in seguito ai lavori urbanistici, una imponente scalinata che conferisce oggi all’edificio un ulteriore carattere monumentale. La sua bellissima facciata barocca ci introduce in un ambiente a tre navate, separate da arcate e colonne davvero scenografiche insieme alla volta e all’altare maggiore: uno splendido colpo d’occhio, con pregevoli affreschi nella navata centrale e molti stucchi decorativi. Molto bella è la Cappella del Crocifisso che si trova nell’abside a chiusura di una navata, con un grande altare in marmo ed un crocifisso risalente al Seicento.

La prima chiesa edificata dove ora si trova la magnifica Chiesa di San Paolo fu realizzata nel secolo XIII; il terremoto distrusse anche questo edificio, che risorse tuttavia ancora più splendido. La pianta è a basilica e la facciata è un mirabile esempio di barocco siciliano, originale ed elegante; ai lati delle due navate laterali e sugli absidi che le chiudono si trovano in tutto undici altari, uno più bello dell’altro; dietro all’imponente e maestoso altare maggiore, con le sue colonne policrome, si trova poi la statua del Santo a cui la chiesa è dedicata.

Nel sito archeologico dell’antica Akrai è possibile ad oggi visitare il notevole teatro greco che domina l’intera valle dell’Anapo, regalando una suggestiva veduta panoramica sugli Iblei, fino ad arrivare all’Etna; il teatro si trova poco dopo l’ingresso al sito, e pare fu costruito durante il dominio di Gerone II di Siracusa (quindi nel secolo II a. c.), nel periodo in cui questa antica città conobbe il suo maggior splendore e sviluppo. A differenza del teatro siracusano, questo non fu scavato nella roccia, ma bensì adagiato sul pendio e costruito con pietre a secco. Oltre all’impianto urbanistico della polis, è possibile vedere anche i resti e le fondamenta del Tempio di Afrodite, che aveva colonne doriche; purtroppo, molti blocchi di pietra appartenenti al tempio furono prelevati dopo il sisma del 1693 per costruire la nuova Palazzolo Acreide.

Le principali feste e sagre di Palazzolo Acreide sono correlate con il culto religioso. Indubbiamente le più sentite sono quella dedicata al patrono San Paolo, che si tiene il 25 gennaio ed il 29 giugno, quella dedicata a San Sebastiano che si tiene il 20 gennaio ed il 10 di agosto, la festa dell’Addolorata, che si tiene il Venerdì Santo e la terza domenica di settembre, e la festa di San Michele che ricorre il 29 settembre. Tutte queste feste durano tre giorni, con un primo giorno che prevede concerti e manifestazioni musicali al giardino pubblico, mentre il secondo giorno viene svelato il santo che si trova sull’altare della chiesa di appartenenza, ed il terzo è quello della celebrazione vera e propria con messe, processioni, fuochi d’artificio e musica fino a tarda notte.